Si potrebbe dire che tutto ciò che Cristo insegna sulla preghiera di domanda e di intercessione culmina in una vetta: Cristo insegna a chiedere al Padre la cosa più straordinaria, insegna a chiedere la somma di tutti i beni, il Bene Infinito, lo Spirito Santo.
"Qual padre tra voi se il figlio chiede un pane gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono". (Lc 11,11-13).
Ma non lo possediamo già lo Spirito? E' certo che in noi per il Battesimo e la Cresima vive lo Spirito Santo, ma in noi e su noi agisce veramente? E' triste dirlo: ne abbiamo fatto un povero prigioniero che non può agire, non può nemmeno parlare. Ecco perchè Gesù insegna a chiedere lo Spirito: per aprirci a lui, per lasciarlo agire.
Possedendo lo Spirito possediamo tutto, perché possediamo Dio; chiedendo lo Spirito chiediamo tutto, perché chiediamo Dio. Non esiste un'altra preghiera di ampiezza così smisurata come questa.
In qualsiasi momento lo vogliamo la preghiera è possibile, perciò in qualsiasi momento possiamo avere accanto a noi lo Spirito.
Ci sono momenti molto gravi nella vita in cui si decide tutta la nostra esistenza; sono quelli i momenti privilegiati in cui possiamo avere accanto a noi lo Spirito, per vedere meglio, sapere e decidere.
Ci sono i momenti del tedio, della pesantezza e della croce: lo Spirito è il "Consolatore". Gesù l'ha presentato così, invochiamolo dunque così.
Ci sono i momenti in cui un fratello ha bisogno di noi: dalla nostra parola può dipendere un orientamento nuovo per la sua vita. E' il momento specifico dello Spirito. Prima di rispondere consultiamo lo Spirito, invochiamo lo Spirito, mettiamoci in sintonia con la sua volontà e i suoi desideri.
Lo Spirito non ha bisogno di formule per essere invocato. La formula brevissima di Gesù è completa: Padre, per Gesù, dammi il tuo Spirito Santo!
Lo Spirito è a disposizione nostra e di tutti. Quanto spesso altri fratelli hanno bisogno del nostro aiuto: invocando su di loro lo Spirito diamo loro veramente tutto, cosa potremmo dare di più?
Imparando ad implorare lo Spirito sulle persone, sulle situazioni, su di noi, sulla nostra famiglia, sui nostri amici ed anche sui nostri nemici, arriveremo a capire la potenza del consiglio di Gesù: "Il Padre darà lo Spirito a coloro che lo chiedono".
E non dimentichiamo un particolare: Gesù non dice che il Padre darà lo Spirito a chi lo merita, ma che darà lo Spirito a chi lo chiede. E' un altro discorso.
Nella lettera ai Galati, Paolo elenca i nove frutti dello Spirito:
"Camminate secondo lo Spirito. Il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé". (Gal 5,22-24).