Quasi tutti pregano qualche volta, ma sono pochissimi che fanno della preghiera una parte importante della loro vita quotidiana.
Per la maggior parte di noi la preghiera è la soluzione di emergenza.
Quando le cose vanno bene, ci dimentichiamo di pregare; tendiamo semplicemente a dire che "non abbiamo tempo" di pregare. Ecco perché molti "scoprono" la preghiera in certe situazioni di crisi, come in occasione di un lutto o del fallimento di una relazione. In tali circostanze siamo costretti a pensare più a fondo a ciò che ci sta accadendo.
Nella frenesia della vita giornaliera diventa difficile inserire Dio e la preghiera è vista come una cosa irrilevante nella pressione della vita quotidiana. Naturalmente non deve mai mettere in pericolo i nostri doveri: sarebbe un controsenso tradirli per onorare Dio con la preghiera. Occorre imparare ad organizzare il proprio tempo e liberarsi di tante cose inutili (chiacchiere, letture inutili, televisione, telefonate interminabili, curiosità, storie, stupidità, mondanità, ecc.).
Tuttavia, un po' di tempo per la preghiera dobbiamo trovarlo, perché la preghiera interessa un aspetto della nostra realtà che in generale tendiamo a trascurare.
Per crescere, le basta poco spazio, preferibilmente un po' di tempo riservato espressamente a questo scopo. Ma, soprattutto, ha bisogno della convinzione che il Dio che esiste e ci ama è interessato e coinvolto in tutti i dettagli e circostanze della nostra vita.