Gesù ha solo insegnato a pregare al plurale. La preghiera-modello del "Padre nostro" è tutta al plurale.
Pregare con gli altri e pregare per gli altri, prendere a cuore i bisogni dei fratelli e insieme rafforzare la nostra preghiera individuale con la preghiera dei fratelli: questo pare un insegnamento specifico di Cristo sulla preghiera.
Una promessa particolare è quella contenuta nel cap. 18 di Matteo:
"In verità vi dico: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro". (Mt 18,19-20).
Gesù ci ha svelato la potenza della preghiera di gruppo.
Un fatto è certo: Gesù ha fatto una particolare promessa alla preghiera di gruppo che non bisogna trascurare.
Il gruppo ha una potenza particolare di azione su di noi.
Anche Gesù, nel momento più cruciale della sua vita, ha voluto gente con lui a pregare: al Getsemani sceglie Pietro, Giacomo e Giovanni "perché stessero con lui a pregare".
Il gruppo ha una potenza particolare su Dio e Gesù ce ne dà il segreto: nel gruppo unito nel suo nome c'è anche lui presente che prega.
Il luogo per cominciare a pregare con gli altri è la famiglia.
La famiglia cristiana è una comunità che simboleggia l'amore di Gesù per la sua Chiesa come dice S. Paolo nella lettera agli Efesini 5,23.