Naturalmente possiamo pregare in una situazione di emergenza dovunque ci troviamo e in qualsiasi circostanza. Non è necessario disporre di una calma assoluta o di un luogo "sacro" per esporre le nostre necessità e le nostre ansie al Padre celeste.
Il primo passo da compiere è quello di crearci il tempo e lo spazio necessario.
Una volta creatoci lo spazio, abbiamo poi bisogno di una specie di schema; la nostra preghiera ha bisogno di una certa "forma", altrimenti sfumerà semplicemente in vaghi pensieri.
La forma della preghiera può variare, ma dovrebbe contenere tutti gli elementi principali di cui abbiamo parlato. Deve contenere il ringraziamento, la confessione dei peccati, riflessioni sulla natura di Dio e, naturalmente, le nostre richieste.
E' una buona idea cominciare con un breve brano della Bibbia - un detto di Gesù o un versetto di un salmo.
Come secondo passo, alcuni trovano utile recitare una preghiera "tradizionale": parole che sono state usate da milioni di persone attraverso i secoli nell'avvicinarsi a Dio in preghiera.
Il ricordo delle nostre mancanze e disobbedienze a Dio ci porterà poi ad un semplice atto di pentimento, con il quale diciamo a Dio che non cerchiamo di giustificare le nostre azioni ma siamo pronti e disposti a confessarle davanti a lui e a chiedere il suo perdono.
In questa atmosfera di gratitudine siamo pronti a presentargli i nostri bisogni ed i bisogni di coloro per i quali vogliamo pregare. L'apostolo Paolo ha scritto queste parole: "Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori ed i vostri pensieri in Cristo Gesù" (Filippesi 4, 6-7).
"Non angustiatevi", dice l'apostolo Paolo. Non angustiatevi neppure nei confronti della preghiera, ma semplicemente "esponete a Dio le vostre richieste". Coinvolgete Dio negli affari della vostra vita quotidiana e nelle attività che vi stanno a cuore. Lasciate che entri nel vostro modo di pensare, negli atteggiamenti che adottate, nei sogni che sognate. Coltivate la gratitudine, contate i vostri doni. E allora vi accadrà qualcosa di meraviglioso: la pace stessa di Dio invaderà il vostro cuore e la vostra mente e comincerà a preservarli da ogni ansietà e da ogni preoccupazione. In tal modo avrete trovato la chiave per la vita della fede. Quando ciò accadrà, potrete veramente pregare.