Pregare non è anzitutto dire delle cose a Dio, ma fare silenzio davanti a Lui, stare ad ascoltarlo sentendoci guardati da Lui e godendo di stare a lungo in sua compagnia.
Pregare è lodare, benedire, magnificare e ringraziare Dio. Molto spesso la nostra preghiera si esaurisce nel chiedere qualcosa al Signore e ci dimentichiamo che l'aspetto essenziale della preghiera è la lode ed il ringraziamento al Signore per quanto ci ha donato ed ha fatto per noi.
Pregare è aprire il cuore a Dio facendo a Lui le nostre confidenze più intime. E' opportuno mettere al corrente Dio di ciò che ci succede, non per informarlo, dal momento che Egli già conosce tutto di noi, ma perché questo esercizio è utile a noi stessi perché ci rende più riflessivi e responsabili di fronte alle vicende della nostra esistenza ed alle scelte che facciamo ogni giorno.
Pregare è consultarsi con Dio, cioè sforzarsi di entrare nel modo di pensare e di vedere le cose come le pensa e le vede Lui.
Pregare è aderire alla volontà di Dio. Si deve pregare per suscitare in noi l'amore per Dio ed amare Dio significa fare ciò che Egli desidera. Non dobbiamo con la preghiera pretendere di far cambiare idea a Dio, o di tirarlo dalla nostra parte per imporgli il nostro punto di vista, ma, al contrario, la preghiera deve spingere noi dalla parte di Dio.